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Roma, novembre 1956. Nella foto da sinistra Fernando Santi, Luciano Romagnoli, Giuseppe Di Vittorio, Oreste Lizzadri e Renato Bitossi alla presidenza del IV congresso della CGIL. (da Casa Di Vittorio)
Una delegazione dell’Istituto Fernando Santi dell’Emilia Romagna si è recata nei giorni scorsi al Passo Colla in Val di Taro presso il Comune di Bedonia (Parma) in occasione del 41° anniversario della morte di Fernando Santi per deporre un mazzo di fiori al cippo che ricorda la figura indimenticabile dell’uomo politico socialista che insieme a Giuseppe Di Vittorio ha diretto la CGIL in anni di grandi trasformazioni del paese.
La delegazione era composta dal presidente Nando Odescalchi, da Giorgio Boccolari curatore dell’Archivio Santi e dell’Istituto per la storia del Movimento Operaio e Socialista (Ismos) e da docenti dei corsi di lingua italiana per stranieri di Reggio Emilia.
Odescalchi ha ricordato il costante impegno di Santi per l’unità del movimento sindacale e per una azione politica rivolta alla attuazione di profonde riforme di struttura da portate avanti con il gradualismo necessario e con il consenso dei lavoratori.
La delegazione era composta dal presidente Nando Odescalchi, da Giorgio Boccolari curatore dell’Archivio Santi e dell’Istituto per la storia del Movimento Operaio e Socialista (Ismos) e da docenti dei corsi di lingua italiana per stranieri di Reggio Emilia.
Odescalchi ha ricordato il costante impegno di Santi per l’unità del movimento sindacale e per una azione politica rivolta alla attuazione di profonde riforme di struttura da portate avanti con il gradualismo necessario e con il consenso dei lavoratori.
Odescalchi ha concluso il suo breve intervento esprimendo l’auspicio che “la prossima Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso, che recentemente ha voluto dichiarare alla stampa di considerare parte integrante della sua identità i valori dei quali F. Santi con tutta la sua vita è stato un coerente esempio, possa reintegrare nella memoria collettiva della CGIL e del movimento sindacale la figura di Fernando Santi il cui pensiero resta ancora oggi profondamente attuale” .
fonte: (28/09/2010 – ITL/ITNET)
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