“Il nuovo ente parastatale che si vuole far nascere, né rappresentativo né consultivo, di certo strumento di cogestione”
A Giuliani, già presidente della Consulta Nazionale Emigrazione (Cne), preme soprattutto che sia salvaguardato il ruolo delle associazioni. Le associazioni - afferma - vivono ed operano facendo rete, operando in sinergia fra tutte loro, con risorse spessissimo volontarie in un quadro di disinteresse consolidato delle istituzioni. Questo lo sa il senatore Micheloni che è presidente di una associazione storica dell'emigrazione svizzera costituita dai socialisti e dai comunisti nel secolo scorso, oggi aderente ad associazione nazionale,
Criteri di rappresentanza - aggiunge il vice presidente del “Santi” - possono sempre essere discussi ed aggiornati ma non si può affermare che le associazioni nazionali (ma mi pare anche quelle regionali), in quanto tali, non hanno alcun ruolo e devono scomparire da Comites e Cgie.
La prospettiva che con il ddl si indica alle associazioni non è, a sua volta, la liberazione degli italiani all'estero dalla rendita parassitaria delle associazioni nazionali come si vorrebbe dare ad intendere, ma quella di divenire componente di una sorta di ente parastatale Comites-Cgie. Un ente - afferma Giuliani - né rappresentativo né consultivo fino in fondo ma con una logica cogestionale che prescinde, ormai è chiaro a tutti, da rappresentanza e da rappresentanti vuoi targati Roma e Italia vuoi targati Estero, da "fuori Roma". (
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