Cinquanta proposte parlamentari alle quali si è aggiunta ieri l'iniziativa del senatore democratico Ignazio Marino che ha presentato un disegno di legge per assegnare la cittadinanza a ogni nato in Italia indipendentemente da quella dei genitori. Dopo l'appello del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si riaccendono dunque i riflettori sul nodo della cittadinanza italiana agli stranieri e ai minori figli di migranti nati nel nostro Paese e il Sole24ore.com ha lanciato un sondaggio. Ma cosa prevede attualmente la legge italiana?
Come funziona in Italia: lo ius sanguinis
La cittadinanza è oggi regolata dal cosiddetto "ius sanguinis" (diritto di sangue), fissato dalla legge 91 del 1992. In sostanza è cittadino italiano chi nasce da genitori italiani o chi è nato nel territorio italiano se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, o se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato al quale questi appartengono. È considerato inoltre cittadino italiano per nascita il figlio di ignoti trovato nel territorio italiano, se non venga provato il possesso di altra cittadinanza.
La cittadinanza è oggi regolata dal cosiddetto "ius sanguinis" (diritto di sangue), fissato dalla legge 91 del 1992. In sostanza è cittadino italiano chi nasce da genitori italiani o chi è nato nel territorio italiano se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, o se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato al quale questi appartengono. È considerato inoltre cittadino italiano per nascita il figlio di ignoti trovato nel territorio italiano, se non venga provato il possesso di altra cittadinanza.
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