La sicurezza e la dignità lavorative devono avere valenza primaria. Lo scrive il Presidente della Repubblica, nel messaggio inviato al sindaco di Campello sul Clitunno, Pacifici per il quinto anniversario del disastro in cui persero la vita quattro lavoratori. Affronta anche il tema del sistema giudiziario che richiede una modernizzazione. In particolare “occorrono riforme incisive e di ampio respiro per la sua organizzazione”
Il capo dello Stato Napolitano
ROMA -
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella ricorrenza del quinto anniversario del disastro di Campello sul Clitunno in cui persero la vita quattro lavoratori, ha inviato al Sindaco Paolo Pacifici, un messaggio di "vivo apprezzamento per le iniziative promosse in questi anni dall'Amministrazione comunale in ricordo delle vittime e delle drammatiche circostanze di quell'evento", e, in particolare, per la pubblicazione di un volume che raccoglie le testimonianze della sciagura: "Confido molto che l'aver raccolto in un agile volume le immagini agghiaccianti di quella tragedia, dell'immenso dolore delle famiglie delle vittime e della commossa partecipazione di tutti i cittadini, possa contribuire a sollecitare, particolarmente in questo scorcio d'anno ancora funestato da eventi gravissimi, la dovuta attenzione ai temi della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Al di là della drammatica complessità dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell'accertamento – essenziale perché possa esservi giustizia - delle responsabilità che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l'impegno di tutti - istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione - insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica". (fonte GRR rai - News)