martedì 13 dicembre 2011

Quanto pesa l’impronta idrica dell’Europa

Detail-acqua
di Nicoletta Conte | Pubblicato il 07 Novembre 2011
Acqua: è necessaria per lavarsi, pulire, cucinare e innaffiare l’orto. Ma non solo. La fetta principale dei consumi proviene dalla produzione industriale degli oggetti di uso quotidiano (dal cibo, ai vestiti, ai cellulari), per non parlare del trasporto e del commercio di questi prodotti. Da questo punto di vista l’Europa è in prima fila nel minacciare le riserve idriche del pianeta, come ricorda lo studio “Quanta acqua sfruttiamo”, condotto dal Sustainable Europe Research Institute (Seri) per l’associazione ambientalista Amici della Terra/Europa
Il vecchio continente, si legge nel rapporto che sarà presentato l’8 e 9 novembre 2011 al Parlamento europeo, è al quarto posto nel mondo per consumi procapite, e i suoi abitanti utilizzano assai più acqua per la produzione industriale e il consumo dei beni che per le necessità primarie di pulizia e alimentazione. E’ il paradosso: “Per creare un litro di acqua in bottiglia ne vanno via nove litri nel processo di imbottigliamento”, scrivono i ricercatori nel documento, e per produrre una tazza di caffè ne servono 140 litri. Essendo l’Europa il principale importatore di materie prime al mondo, esercita dunque una gigantesca pressione indiretta sulle risorse idriche di altri paesi, danneggiando quelli in cui le riserve d’acqua sono già scarse.
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