martedì 12 febbraio 2013

I nuovi orizzonti dell'Unione Europea, incontro in occasione del 50º anniversario del "Trattato dell'Eliseo"



Il 22 gennaio 1963 rappresenta una data importante per la storia dell’Europa e di suoi cittadini. Charles de Gaulle, presidente della Repubblica francese, e Konrad Adenauer, cancelliere della Repubblica federale tedesca, siglarono il Trattato dell’Eliseo, che segnò il definitivo superamento dello storico conflitto tra le due nazioni e ne sancì la collaborazione in settori chiave come la sicurezza e lo sviluppo economico e culturale. L’accordo franco-tedesco costituì inoltre un passo fondamentale per il rafforzamento dell’ancora gracile Comunità europea e divenne un potente motore dell’integrazione europea.

Mezzo secolo dopo, mentre il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel celebravano a Berlino, davanti ai parlamenti tedesco e francese riuniti, il 50° anniversario del Trattato, le ambasciate in Italia di Germania e di Francia hanno organizzato, con l'Istituto Affari Internazionali, una conferenza dal titolo “I nuovi orizzonti dell’Unione Europea”. L’incontro si è svolto a Roma, a Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata francese. 

La conferenza, presieduta da Stefano Silvestri, presidente dello IAI, è stata un’occasione, oltre che per ricordare il Trattato, per discutere delle prospettive future dell’Unione europea. Dopo un’introduzione di Alain Le Roy, ambasciatore francese in Italia, ci sono stati gli interventi di Jean-Louis Bianco, ex ministro, per molti anni segretario generale dell’Eliseo durante la presidenza Mitterrand, attualmente responsabile per gli affari europei del Partito socialista francese, di Emma Bonino, vicepresidente del Senato, e di Karl Lamers, responsabile per gli affari esteri della Cdu, già deputato e vicepresidente del Partito popolare europeo. L’incontro è stato poi chiuso da Reinhard Schäfers, ambasciatore tedesco in Italia. 

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