sabato 24 aprile 2010

Intervento di Rino Giuliani al V Congresso Fusie


'La stampa italiana all'estero ha la possibilità di migliorarsi e sa rinnovarsi, ma ha bisogno di sostegni finanziari e non può essere lasciata sola'

Il presidente della CNE Rino Giuliani intervenendo presso il CNEL nella prima giornata dell'8° congresso della FUSIE ha affermato di voler portare un saluto non formale ai delegati al congresso stesso. Mentre noi discutiamo sul modo migliore per rilanciare il protagonismo della stampa degli italiani - ha detto Giuliani-all'estero chiudono decine e decine di piccoli giornali.

Se esiste un quadro oggettivo di difficoltà del bilancio dello stato bisogna anche dire che - ha proseguito Giuliani- proposte anche alternative suggerite dai rappresentanti della stampa non vengono prese in considerazione dal governo.

Come CNE - ha seguitato Giuliani- "condividiamo l'analisi molto preocupata che viene avanti dal dibattito in corso nell'8° Congresso della FUSIE, analisi precedentemente più volte fatta anche all'interno dell'Ufficio di presidenza della CNE alla quale ha sempre dato il suo contributo il presidente della FUSIE.

Ci sono chiusure ma anche sottovalutazioni e scarso interesse.

La stampa italiana all'estero ha la possibilità di migliorarsi e sa rinnovarsi, ma ha bisogno di sostegni finanziari e non può essere lasciata sola. Il suo ruolo è infatti un ruolo essenziale in una strategia nazionale per sosteneee l'italianità nel mondo".

C'è un quadro di sofferenza dei diversi attori che intervengono a sostegno della presenza italiana alll'estero e per il protagonismo degli italiani all'estero nella vita dell'Italia.

La settimana prossima il CGIE discuterà su ben tredici punti. Praticamente , con condivisibile orgoglio, il CGIE dirà di nuovo al governo ed all'opposizione la sua sulla quasi pluralità delle problematiche aperte. Cosa avverrà dopo?

L'impressione - ha concluso Rino Giuliani- è che il giorno dopo l'Assemblea del CGIE permarrà quella ormai consolidata sordità del governo che ci è nota quando invece ci sarebbe bisogno di trovare una posizione condivisa e non percorsi divaricati.

Mai come oggi è visibile un modo di affrontare le cose in ordine sparso, per singoli dossiers, senza una visione complessiva. Manca al governo. manca all'opposizione. manca anche - ha aggiunto Rino Giuliani- diciamolo con franchezza autocritica,a chi, associazionismo, comites, consulte regionali dell'emigrazione, pur avendo in questi anni, insieme maturato un strategia di uscita dal grande impasse creato da coloro che annunciano riforme e non le fanno,nella correlazione fra le forze che si misurano in campo, non riescono a mettere insieme , unitariamente, la forza necessaria, a concretizzare la giusta strategia di riforma.

Seguita invece a prevalere il basso profilo ed il particolarismo quando sarebbe necessario costruire una unità d'intenti, una "grande vertenza", verso le istituzioni, non condizionata da calcoli partitici. Uscire dalla palude è possibile se solo lo si vuole.
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